“Di capitolo in capitolo, Andrea Vitali ha architettato una commedia umana miracolosa: perché i suoi lettori e critici si sono trovati (si trovano) d’accordo nell’applaudirla” Bruno Quaranta, La Stampa
“Andrea Vitali non è un grande scrittore. È un grandissimo scrittore.” Antonio D’Orrico, Corriere della Sera -Magazine
“Che Vitali sia bravo nel costruire storie che s’incastrano l’una nell’altra tenendo sempre desta l’attenzione del lettore, è un dato di fatto ormai accertato.” Felice Piemontese, Il Mattino
È la notte dell’Epifania, sera di festa a Bellano. Dal treno scende “il Pianista”- così chiamato per via delle sue mani lunghe e affusolate -, ladro di professione. Piove, fa freddo. Perlustrando le contrade nell’attesa della folla che assisterà alla processione dei Re Magi, il Pianista incappa in un cartello affisso su un vecchio portone: “Pianoforte vendesi”. Incuriosito, dopo aver saputo che l’appartamento è disabitato e visto che il tempo non migliora, rovinando così la festa e soprattutto trattenendo nelle loro case le sue possibili prede, decide di entrare…
Pianoforte vendesi è la storia di un ladro che deve scegliere tra le buone e le cattive azioni: il bianco o il nero, come i tasti del pianoforte. I gesti che si troverà a compiere rivelano un grande desiderio di riscattare la sua umanità. Sullo sfondo c’è un’intera collettività, un paese sospeso – per una notte – fra legalità e illegalità, fra lecito e illecito, fra comandamento etico e abitudine.
In questo breve romanzo e di straordinaria intensità, Andrea Vitali ci fa scoprire una Bellano inedita, notturna, forse un po’ magica. Tra le strade e nelle case si avverte ancora l’eco, e forse il respiro, di tutti coloro che lì hanno vissuto, gioito, sofferto, sognato, amato. Così, attraverso le atmosfere soffuse e penombre Pianoforte vendesi, Andrea Vitale rende omaggio alla sua città. Senza però dimenticare mai i suoi guizzi folgoranti del suo umorismo.
Recensione
Oggi voglio parlarvi del libro: “Pianoforte Vendesi” di Andrea Vitali. Una storia breve che ho trovato molto emozionante.
È la notte dell’Epifania, sera di festa a Bellano. Dal treno scende “il Pianista”- così chiamato per via delle sue mani lunghe e affusolate -, ladro di professione. Piove, fa freddo. Perlustrando le contrade nell’attesa della folla che assisterà alla processione dei Re Magi, il Pianista incappa in un cartello affisso su un vecchio portone: “Pianoforte vendesi”. Incuriosito, dopo aver saputo che l’appartamento è disabitato e visto che il tempo non migliora, rovinando così la festa e soprattutto trattenendo nelle loro case le sue possibili prede, decide di entrare…
Un libro corto che narra la storia di un ladro che deve scegliere tra le buone e le cattive azioni. Una trama stupenda che rende il lettore partecipe delle vicende che accadono nella notte dell’Epifania. Un racconto da leggere tutto d’un fiato. Io adoro molto Andrea Vitali! È uno sicuramente uno dei miei autori preferiti, ogni suo libro è passione pura!
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