Lettori fissi

venerdì 29 aprile 2022

Girocollo Rita


Buon venerdì!

Oggi voglio mostrarvi un bel girocollo realizzato con le capsule. 

Oltre alle capsule in alluminio, ho usato delle perle ovali in metallo lavorato. 

 

giovedì 28 aprile 2022

Ciondolo Toro Sw

(schema di Chiara Beccati - Creare Gioielli I Segni Zodiacali -Edizioni del borgo) 

Buongiorno!

Oggi voglio mostrarvi il segno zodiacale del toro realizzato interamente in swarovski.

 

mercoledì 27 aprile 2022

Lo scafandro e la farfalla di Jan-Dominique Bauby (Ponte alle Grazie)

 


L’8 dicembre 1995 un ictus getta Jean-Dominique Bauby in coma profondo. Quando ne esce, tutte le sue funzioni motorie sono deteriorate. Colpito da quella che la medicina chiama locked-in syndrome, e che lascia perfettamente lucidi ma prigionieri del proprio corpo inerte, Bauby non può più muoversi, mangiare, parlare o anche semplicemente respirare senza aiuto. In quel corpo rigido e incontrollabile come lo scafandro di un palombaro, solo un occhio si muove. Quell’occhio, il sinistro, è il suo legame con il mondo, con gli altri, con la vita. Sbattendo una volta le palpebre del suo occhio Bauby dice di sì, due volte significano un no. Sempre con un battito di ciglia, ferma un interlocutore su una lettera dell’alfabeto che gli viene recitato secondo l’ordine di frequenza della lingua francese: “E, S; A, R, I, N, T…”. E, lettera dopo lettera, Bauby detta parole, frasi, pagine intere… Con il suo occhio Bauby scrive questo libro: per settimane intere, ogni mattina prima dell’alba, pensa e memorizza un capitolo che più tardi detta a una redattrice del suo editore. Così, da dietro l’oblò del suo scafandro, invia le cartoline di un mondo che si può solo immaginare, dove vola leggera la farfalla del suo spirito.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro: “Lo scafandro e la farfalla” di Jan-Dominique Bauby. Ho letto questo racconto quattro volte, l’ho amato immensamente per la forza d’animo del protagonista.

L’8 dicembre 1995 un ictus getta Jean-Dominique Bauby in coma profondo. Quando ne esce, tutte le sue funzioni motorie sono deteriorate. Colpito da quella che la medicina chiama locked-in syndrome che lascia perfettamente lucidi ma prigionieri del proprio corpo inerte, Bauby non può più muoversi, mangiare, parlare o anche semplicemente respirare senza aiuto. In quel corpo rigido e incontrollabile come lo scafandro di un palombaro, solo un occhio si muove. Quell’occhio, il sinistro, è il suo legame con il mondo, con gli altri, con la vita.

È un libro commovente e triste. Il protagonista riesce a trasmettere emozioni uniche con uno sforzo disumano. È un testamento di vita profonda e di grande sofferenza. Bauby fa riflettere il lettore: descrive la sua malattia terribile e il suo stile di vita inutile. È rinchiuso in uno scafandro, in un corpo inerme, senza possibilità di guarire.

Un capolavoro da leggere assolutamente.

lunedì 25 aprile 2022

Diario di Anne Frank (Newton Compton Editori)

 


Le parole della giovane Anne, così come ce le ha lasciate, hanno il potere dirompente di farci riflettere su quello che è stato uno dei capitoli più bui e strazianti della nostra storia. Anne nasce a Francoforte sul Meno nel 1929, da genitori di origine ebraica, a pochi anni di distanza dalla sorella Margot. Nel 1933, preoccupata per la politica razziale della Germania nazista, la famiglia si trasferisce ad Amsterdam. Quando anche l’Olanda viene occupata dall’esercito tedesco, per i Frank diventa sempre più complicato non farsi trovare durante i rastrellamenti. Il padre di Anne decide perciò di nascondersi insieme alla famiglia in un alloggio ricavato nel retro della sua fabbrica, accogliendo anche Hermann van Pels con la moglie e il figlio Peter e, poco dopo, il dentista Fritz Pfeffer. Nell’Alloggio segreto, Anne prosegue la stesura del suo diario personale (ricevuto in regalo il giorno del suo tredicesimo compleanno), come un epistolario indirizzato a un’amica immaginaria. Vi annota pensieri e riflessioni intime, racconta quello che accade ogni giorno: la paura della guerra, i suoi sentimenti per Peter, il conflitto con i genitori e il desiderio di diventare una scrittrice una volta tornata la pace. Purtroppo il 4 agosto del 1944, in seguito alla soffiata di un informatore fatta alla Sicherheitsdienst, la polizia tedesca di Amsterdam, il gruppo viene arrestato e deportato ad Auschwitz. Anne e la sorella Margot verranno poi trasferite a Bergen-Belsen, dove troveranno la morte tra il febbraio e il marzo dell’anno seguente. Uno dei capolavori di tutti i tempi, la più importante e incredibile testimonianza degli orrori delle persecuzioni naziste, torna nella sua versione autentica. L’Orrore visto con gli occhi di una ragazza che voleva solo vivere. «Non ci riesco a costruire tutto sulla morte, la povertà, la confusione, osservo il mondo e il modo in cui viene trasformato in un deserto, sento il rombo sempre più vicino, presto troverà anche noi, sento tutto il dolore di milioni di persone, ma poi guardo il cielo e so che tutto andrà bene, che questa spietatezza finirà e nel mondo torneranno la calma e la pace.». Introduzione di Paolo Di Paolo.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro “Diario” di Anne Frank. Un racconto stupendo da leggere tutto in un fiato. Una storia che sembra lontana, invece è ancora attuale, se si pensa alle terribili guerre che continuano a imperversare in questo momento in Europa e in altri Paesi del Mondo. Le vittime sono persone innocenti che andrebbero tutelate e non uccise.

Anne nasce a Francoforte sul Meno nel 1929, da genitori di origine ebraica, a pochi anni di distanza dalla sorella Margot. Nel 1933, preoccupata per la politica razziale della Germania nazista, la famiglia si trasferisce ad Amsterdam. Quando anche l’Olanda viene occupata dall’esercito tedesco, per i Frank diventa sempre più complicato non farsi trovare durante i rastrellamenti. Il padre di Anne decide perciò di nascondersi insieme alla famiglia in un alloggio ricavato nel retro della sua fabbrica, accogliendo anche Hermann van Pels con la moglie e il figlio Peter e, poco dopo, il dentista Fritz Pfeffer. Nell’Alloggio segreto, Anne prosegue la stesura del suo diario personale. Purtroppo il 4 agosto del 1944, in seguito alla soffiata di un informatore fatta alla Sicherheitsdienst, la polizia tedesca di Amsterdam, il gruppo viene arrestato e deportato ad Auschwitz. Anne e la sorella Margot verranno poi trasferite a Bergen-Belsen, dove troveranno la morte tra il febbraio e il marzo dell’anno seguente.

Questo diario è un classico indiscusso che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Credo fermamente che solo con la conoscenza degli errori commessi in passato, si può cambiare il futuro. La guerra è il fallimento della società.

mercoledì 13 aprile 2022

Crema al cioccolato


Ingredienti: 

-250 mL di panna intera
-60gr di zucchero a velo 
- 2-3 cucchiai di cacao 

Planetaria con frusta montiamo la panna con gli altri ingredienti finché otteniamo un mousse.

Lasciamo riposare in frigo per un paio d'ore.

martedì 12 aprile 2022

Orecchini Baroque

 

(Perles and Co) 


Buongiorno! 
Oggi voglio mostrarvi un bel paio di orecchini semplici ed appariscenti. 

Mi piacciono molto e a voi? 

lunedì 11 aprile 2022

Attenti al gatto! di John Yeoman e Quentin Blake (Il Castoro)


Anche se non li aveva mai visti, il mugnaio sapeva che i topi c’erano, perché vedeva le impronte e i sacchi rosicchiati, e sentiva le loro vocette cantare nel buio.

Un bel gattone soriano, centinaia di topolini e un burbero mugnaio sono i protagonisti di questa divertente e tenera storia. Tra avventure e disavventure, a trionfare sarà l’amicizia. (Testo in stampatello minuscolo) Età di lettura: da 6 anni.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro “Attenti al gatto!” di John Yeoman e Quentin Blake. Un racconto molto carino per i bambini più piccoli.

Un gattone, centinaia di topolini e un burbero mugnaio sono i protagonisti di questa divertente e tenera storia. Tra avventure e disavventure a trionfare sarà l’amicizia.

Una storia divertente e di facile comprensione. Mia figlia di 7 anni ha letto questo libro diverse volte, ama molto la trama del racconto. Invece io ho apprezzato di più le illustrazioni: originali, ben definite e colorate perfettamente. Consiglio!

giovedì 7 aprile 2022

Coniglio Puka


Buongiorno, 
sono tornata dopo che lunedì sono di nuovo risultata positiva al Covid. 
In meno di un mese me lo sono beccata due volte! 

La prima volta avevo avuto solo un po' di tosse, la seconda un giorno di febbre. Nulla di grave, solo un po' di noia. 

Oggi vi mostro un portachiavi pasquale. 


 

mercoledì 6 aprile 2022

Tutta colpa di un caffè con panna di Geronimo Stilton (Piemme Junior)

 


Non so se voi soffriate il mal di mare, io sì. Io soffro il mal di mare, il mal d’auto, il mal d’aria. Prima di tutto cominciano a ronzarmi le orecchie, poi mi viene da sbadigliare, quindi mi si incrociano gli occhi, infine mi viene la nausea, e il mio colorito passa da una sana tinta grigio topo a colorini sempre più improbabili, fino a diventare pallido come una mozzarella.

Pag. 64

Sono io! Sono un tipo, anzi un topo, piuttosto distratto, con la testa tra le nuvole… Dirigo una casa editrice, ma la mia vera passione è scrivere. Qui a Topazia, nell’isola dei Topi, i miei libri sono tutti bestseller! Ma come, non li conoscete? Sono delle storie da ridere, più tenere della mozzarella, più gustose del groviera, più saporite del gorgonzola… proprio storie coi baffi, parola di Geronimo Stilton! Età di lettura: da 6 anni.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro “Tutta colpa di un caffè con panna” di Geronimo Stilton. Ennesima storia appassionante del topo più famoso al mondo.

Sono un tipo, anzi un topo, piuttosto distratto, con la testa tra le nuvole… Dirigo una casa editrice, ma la mia vera passione è scrivere. Qui a Topazia, nell’isola dei Topi, i miei libri sono tutti bestseller!

Le mie figlie sono delle grandissime fan di Geronimo Stilton, questo volume è davvero molto divertente e ironico. Le illustrazioni molto belle e originali.

Ho una libreria piena di libri del famoso tipo, anzi topo, e non so più dove metterli! Quindi posso solo assegnare 5 stelle e consigliarlo a tutti i lettori più piccoli!

lunedì 4 aprile 2022

Zanna Bianca di Jack London (Edizioni EL)

 

L’uomo, però, aveva sparato a Zanna Bianca. Solo la forte fibra del lupo gli permise di non morire.

La lupa con il pelo rossiccio, insieme al suo branco, seguiva da giorni la slitta tirata dai cani. Era inverno, il freddo era incredibile, la neve ricopriva la terra e non c’erano prede da cacciare. Per questo i lupi, magri e affamati, inseguivano la slitta: i cani e i due uomini che la guidavano erano le loro prede. Età di lettura: da 4 anni.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro: “Zanna Bianca” di Jack London che ho acquistato per mia figlia quando imparava a leggere e scrivere in corsivo.

La lupa con il pelo rossiccio, insieme al suo branco, seguiva da giorni la slitta tirata dai cani. Era inverno, il freddo era incredibile, la neve ricopriva la terra e non c’erano prede da cacciare. Inizia così la bellissima storia di Zanna Bianca.

La storia è breve e appunto scritta in corsivo. È piuttosto facile e ideale per i bambini alle primi armi con la lettura. Le illustrazioni sono molto belle: dettagliate e colorate.

sabato 2 aprile 2022

La mamma del sole di Andrea Vitali (Garzanti)

 


«Secondo me, Vitali sorpassa con la sua levità Guareschi.»
«Il suo è puro gioco narrativo con momenti di alto virtuosismo.»
Antonio D’Orrico, «La lettura – Corriere della Sera»

«Un grande narratore che, come Piero Chiara e Mario Soldati, sa raccontare la profondità della superficie.»
Bruno Quaranta, «Tuttolibri»

«La forza delle storie di Andrea Vitali nasce da una innata capacità di ascolto delle vicende della gente comune che egli trasforma in prodigiosa azione romanzesca.»
Fulvio Panzeri, «Avvenire»

La motonave Nibbio, vecchia gloria della Navigazione Lariana, sta effettuando il suo ultimo viaggio. A Bellano sbarca un’anziana donna: sta cercando il vecchio parroco, don Carlo Gheratti. Attraversa a fatica il paese arso dalla canicola estiva, prima di scomparire nel nulla. Quando arriva la notizia che manca una delle ospiti del Pio Ospizio San Generoso di Gravedona, sulle due rive del lago i carabinieri iniziano a indagare.
Un secondo enigma segna l’estate del 1933. Dietro pressante richiesta del Partito e della Prefettura, i carabinieri devono raccogliere informazioni su una «celebre» concittadina, Velia Berilli, madre di quattordici figli, tra legittimi e illegittimi. Perché mai Velia Berilli è diventata così importante?
Due misteri, insomma, cui si aggiunge un altro problema: in caserma si è rotto il vetro del bagno, e aggiustarlo non sarà semplice.

Ancora una volta, le pagine di Vitali si animano di una piccola folla di protagonisti e comprimari: dall’equipaggio della Nibbio alle autorità locali, e poi don Gheratti, il sacrestano Bigé e la perpetua Scudiscia. Non possono mancare i carabinieri della locale stazione, vere star dei suoi romanzi: il maresciallo maggiore Ernesto Maccadò, l’appuntato Misfatti, il brigadiere Mannu e il carabiniere Milagra, che segue giorno dopo giorno, con indomita passione, i gloriosi trasvolatori della Seconda Crociera Atlantica.
Con La mamma del sole, Andrea Vitali ha inventato un’altra storia in grado di divertire – con una serie di scene irresistibili – e al tempo stesso di commuovere. Crea personaggi letterari in carne e ossa e narra le loro avventure con uno stile insieme realistico e fantasioso, che rivela in superficie e scava in profondità. Così, raccontando piccole storie di paese, Vitali racconta la Storia dell’Italia più vera: quella che già avverte le trasformazioni della modernità e tuttavia continua a mantenere le sue radici nei riti e nei ritmi del passato.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro: “La mamma del sole” di Andrea Vitali.

Vitali è uno dei scrittori italiani che preferisco e non mi delude mai.

La motonave Nibbio, vecchia gloria della Navigazione Lariana, sta effettuando il suo ultimo viaggio. A Bellano sbarca un’anziana donna: sta cercando il vecchio parroco, don Carlo Gheratti. Attraversa a fatica il paese arso dalla canicola estiva, prima di scomparire nel nulla. Quando arriva la notizia che manca una delle ospiti del Pio Ospizio San Generoso di Gravedona, sulle due rive del lago i carabinieri iniziano a indagare.
Un secondo enigma segna l’estate del 1933. Dietro pressante richiesta del Partito e della Prefettura, i carabinieri devono raccogliere informazioni su una «celebre» concittadina, Velia Berilli, madre di quattordici figli, tra legittimi e illegittimi. Perché mai Velia Berilli è diventata così importante?

Ho apprezzato questo libro. Purtroppo mi sono accorta durante la lettura che la storia si allacciava con romanzi pubblicati precedentemente. La trama aveva dei punti bui che non riuscivo a comprendere appieno. Un vero peccato! Devo assolutamente rimediare a questa mia mancanza e procurarmi i libri antecedenti cosicché possa colmare le mie lacune.

Vitali ha un dono nella scrittura, riesce ad animare i personaggi, renderli reali e sentimentali. Il suo modo di scrivere è sempre piacevole e scorrevole. Lo adoro!

venerdì 1 aprile 2022

Parure Sweet Eighteen


Buon venerdì! 

Oggi vi mostro una parure realizzata per una mia cliente. Purtroppo la fotografia non rende l'idea della lucentezza degli swarovski.