Lettori fissi
venerdì 31 gennaio 2020
Girocollo Raggi di Sole
giovedì 30 gennaio 2020
Ciondolo Printemps
mercoledì 29 gennaio 2020
Fondue Cioccolato Nero
martedì 28 gennaio 2020
Bracciale Ingrid
lunedì 27 gennaio 2020
Notre-Dame de Paris di Victor Hugo (Einaudi Tascabili)
“Soltanto Hugo, con il peso del suo stile, ha potuto esercitare una pressione sulla letteratura classica, fino a farla esplodere” Roland Barthes
Un capolavoro del romanticismo francese: sullo sfondo di una Parigi medievale, sinistra e tumultuante -la cattedrale di Notre-Dame è il vero palcoscenico di tutta la storia- la bella zingara Esmeralda è contesa tra il deforme campanaro Quasimodo, il malvagio arcidiacono Frollo, anima nera del romanzo, il poeta pazzo Grigoire e il nobile capitano Phoebus. Protagonista aggiunto la folla, per la prima volta al centro di un libro che mette in scena i sentimenti più contrastanti ed estremi in cui si intrecciano dramma ed epoca e in cui si confrontano il male e il bene, il bello e l’orrido e i dolorosi interrogativi dell’autore, i suoi turbamenti profondi.
Un grandioso affresco di altissima letteratura che contiene il respiro della storia e che, più volte trasposto sugli schermi cinematografici – nel 1939 da William Dieterle con Charles Laughton e Maureen O’Hara, nel 1956 da Jean Delaunoy con Gina Lollobrigida e Anthony Quinn – ha ispirato il film della Walt Disney Il gobbo di Notre-Dame.
RECENSIONE
Oggi voglio parlarvi del libro: “Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo. Un capolavoro della lettura classica che non può mancare nella vostra libreria.
L’arcidiacono di Notre-Dame, Claude Frollo, si innamora della celebre danzatrice zingara Esmeralda. Incarica perciò il grottesco campanaro della cattedrale, il gobbo Quasimodo, di rapirla. Ma il capitano Phoebus de Chateaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Frollo uccide Phoebus facendo ricadere su Esmeralda la colpa del delitto. Quasimodo intanto, commosso da un atto di gentilezza di lei, diventa quasi un suo schiavo e la conduce a Notre-Dame per proteggerla. Dopo una serie di peripezie, Esmeralda verrà catturata e fatta impiccare sotto gli occhi di Frollo, che osserva impassibile l’esecuzione. Quasimodo, disperato, ucciderà Frollo e poi, con il cadavere della donna tra le braccia, si lascerà morire a sua volta. Introduzione di Goffredo Fofi.
Uno dei capolavori dello scrittore Victor Hugo, un romanzo drammatico, commovente e convincente. L’autore narra con criticità, ma anche con sentimento, una storia triste e passionale. Un libro che racconta un’epoca medievale desolante, un luogo cupo e stravagante, ma con un denominatore comune: l’amore.
Victor Hugo
domenica 26 gennaio 2020
Diario della settimana (12)
La dura vita di un gatto di famiglia! Non ha neppure la forza di stare in piedi! Povero Artù!
Quando si dice di stare composti a tavola.
Yasmin ha concluso il sistema solare, ogni pianeta è un puzzle. A scuola sta studiando la galassia e quindi è stato un regalo gradito a Natale. Assieme a suo papà, l’ha poi montato in camera.
Raclette! Io amo il formaggio fuso, accompagnato da patate bollite, filetto di cervo, salsiccia di vitello e sott’aceto. Una vera delizia!
I miei micini sempre assieme, si amano!
sabato 25 gennaio 2020
Bracciale Autumn Celtic Rings
mercoledì 22 gennaio 2020
Stracotto di Anatra
martedì 21 gennaio 2020
Girocollo Charm Ceramica Nespresso 2
lunedì 20 gennaio 2020
Quel che rimane di Patricia Cornwell – serie Kay Scarpetta 3° (Oscar Mondadori)
La scomparsa di due giovani fidanzati e la scoperta, mesi dopo, dei loro cadaveri decomposti in un bosco fa sorgere nuovi interrogativi su una serie di misteriosi omicidi in cui sono state coinvolte, in circostanze simile, altre quattro coppie. Quel che rimane sono soltanto i loro corpi scheletriti e qualche frammento degli abiti: impossibile determinare la vera causa del decesso. Ma Kay Scarpetta, capo dell’ufficio di medicina legale di Richmond, raccoglie la sfida, ritrovandosi coinvolta in un’inchiesta che apre altre, inquietanti prospettive. Non è solo il fatto che la madre di una delle ultime vittime è un’importante figura politica, consigliere del Presidente per i problemi legati al traffico di droga. C’è di mezzo anche l’FBI, che si sta occupando del caso ma inquina le prove, e una giornalista del “Washington Post” che sembra al corrente di numerosi, forse troppi, segreti. In mano, Kay non ha che un’indizio: il fante di cuori con cui l’assassino firma i suoi delitti. Per il resto, dovrà fare affidamento solo sulle sue capacità investigative…
RECENSIONE
Oggi voglio parlarvi del libro: “Quel che rimane” di Patricia Cornwell, il terzo della lunga serie della dottoressa Kay Scarpetta.
La scomparsa di due giovani fidanzati e la scoperta, mesi dopo, dei loro cadaveri decomposti in un bosco fa sorgere nuovi interrogativi su una serie di misteriosi omicidi in cui sono state coinvolte, in circostanze simile, altre quattro coppie. Quel che rimane sono soltanto i loro corpi scheletriti e qualche frammento degli abiti: impossibile determinare la vera causa del decesso. Ma Kay Scarpetta, capo dell’ufficio di medicina legale di Richmond, raccoglie la sfida, ritrovandosi coinvolta in un’inchiesta che apre altre, inquietanti prospettive.
Un bellissimo romanzo quello di Patricia Cornwell che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina. Ogni scena è descritta con precisione, rendendo il libro reale e attrattivo. Un thriller mozzafiato che consiglio!
PUNTEGGIO 5/5
domenica 19 gennaio 2020
Diario della settimana (11)
La pizza ... la mia rovina! La adoro con qualsiasi ingrediente! Sta sera l’ho ordinata alla parmigiana con grana e melanzane!
In casa ho 4 cucce per cane/gatti ma per Artù è più comodo nel lavandino del bagno .
Quando sei un gattino siberiano di 8 mesi e pesi già 7kg e vuoi entrare una scatolina ...
La nostra piccola Milù in cima all’armadio della camera da letto!
Soraya oggi si è dedicata al mestiere del paleontologo. Sta cercando pezzi di ossa di dinosauro nella melma nera.
Dopo aver estratto tutti i pezzi, ha dovuto ricomporre i dinosauri: ha ricostruito una tigre con i denti a sciabola e un mammut.
È il turno di Yasmin di fare la paleontologa...
Un lavoro di scalpello e martello!
Mentre io mi dedico alla merenda! Sfogliatine di mele con marmellata di mirtilli e more (che raccolgo in estate dalle mie piantine).
sabato 18 gennaio 2020
Purè di patate
venerdì 17 gennaio 2020
Portachiavi Panda
giovedì 16 gennaio 2020
Girocollo Sonoko Wave
mercoledì 15 gennaio 2020
Ricordi di vacanze.... Parigi (giugno 2019)
martedì 14 gennaio 2020
Bracciale Hopscotch
lunedì 13 gennaio 2020
Il Codine di Newton di Rebecca Stott (Piemme)
“Il thriller intellettuale, che gronda sangue ed erudizione, è stato inventato da Poe, perfezionato da Borges e Umberto Eco, e alla fine ha raggiunto l’apoteosi con Dan Brown. Il Codice di Newton inizia in modo convenzionale, con un cadavere, un indizio e una detective improvvisata, ma ha un’originalità e una suspense che si trovano raramente nei libri di questo genere”.
The New York Times Book Review “Per architettare questo thriller sull’alchimia del XVII secolo, Rebecca Stott ha sminuzzato due parti di ricerche storiche fino a ottenere una polvere sottile, ha innaffiato il tutto con un po’ di sangue, ha aggiunto un pizzico di occulto e ha riscaldato a fuoco vivo. Il risultato è questo romanzo, una miscela ipnotica di speculazioni, intrighi e mistero. “The Washington Post“Magnifico. Dopo aver letto, vi augurerete che Rebecca Stitt abbia molte altre storie di raccontare. “Publishers Weekly starred review“Un’affascinante descrizione di Cambridge nel 1660, uno sguardo sul genio ossessivo di Newton e un gruppo di morti irrisolute… Non avrete neppure il tempo di riflettere sulla metafisica della Stott, perché sarete troppo ansiosi di risolvere i delitti.”Los Angeles Times
A Cambridge, in una fredda mattina di pioggia, un corpo viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all’università. Galleggia tra i giunchi avvolto in un cappotto rosso; stretto in mano, un antico prisma di vetro.
Si tratta di Elizabeth Vogelsang, storica inglese ossessionata dal XVIII secolo e dall’alchimia, che stava scrivendo una biografia su Newton e sui possibili legami con le reti alchimistiche dell’epoca. Negli anni in cui il giovane Isaac iniziava a frequentare il Trinity College, a Cambridge si erano verificate una serie di morti misteriose, sulle quali Elizabeth stava indagando. Ora però il suo libro, L’alchimista, resta incompiuto, le sue scoperte sepolte sotto la polvere e i mille oggetti stravaganti – antichi manoscritti, testi di animali e conchiglie- che affollano gli scaffali del suo Studio.
Quando Lydia Brooke, giovane amica di Elizabeth, acconsente a terminare l’opera in qualità di ghost-writer, strani episodi iniziano a tormentarla. Improvvisi lampi di luce che danzano sui muri, documenti che spariscono e ricompaiono altrove e la sagoma di una figura umana che la segue di continuo e poi fugge via, avvolta in una pesante cappa. Rossa come le toghe che indossavano i professori emeriti nei Seicento.
Intanto a Cambridge è colpita da una serie di episodi di violenza sempre più efferati. E quando la catena degli eventi precipita trasformandosi in una scia di sangue, Lydia si renderà conto che tra le morti di oggi e quelle di quattro secoli prima esiste uno stretto legame, e che alcuni fantasmi non possono essere messi a tacere.
RECENSIONE
Oggi voglio parlarvi del libro: “Il Codine di Newton” di Rebecca Stott. Un romanzo definito dalla critica come straordinario, purtroppo io non l’ho apprezzato così tanto.
A Cambridge, in una fredda mattina di pioggia, un corpo viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all’università. Galleggia tra i giunchi avvolto in un cappotto rosso; stretto in mano, un antico prisma di vetro.
Si tratta di Elizabeth Vogelsang, storica inglese ossessionata dal XVIII secolo e dall’alchimia, che stava scrivendo una biografia su Newton e sui possibili legami con le reti alchimistiche dell’epoca.
Ho trovato questo romanzo piuttosto mediocre e poco credibile. Un thriller sì carino, ma nulla di più.
L’unica parte che mi è piaciuta è stata quella storica; scritta in maniera accurata ed interessante.
Ho trovato il libro lento e ripetitivo. Non mi ha colpito neppure la storia d’amore, poco romantica ed intrigante.
STELLE
domenica 12 gennaio 2020
Diario della settimana (10)
La Befana vien di notte
Poi ci sono quelle giornate che guardi fuori dalla finestra e trovi un’alba così ... splendida!
Momenti magici e indelebili!
Ho azionato la macchinetta per fare lo zucchero filato! Buono come al circo! Le mie bimbe erano felici della merenda!