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lunedì 10 agosto 2020

L'appello di JohnGrisham




21 aprile 1967. La vittima designata era Marvin Kramer, colpevole di essere ebreo e difensore dei diritti civile. A morire, invece, furono i suoi due bambini. L'attentatore, Sam Cayhall, noto esponente del Ku Klux Klan, fu catturato e condannato a morte.
Tra appelli e rinvii il caso Cayhall si è trascinato per vent'anni, ma alla fine la Corte Suprema del Mississipi ha fissato la data d'esecuzione.
A Sam restano quattro settimane di vita e nessuna speranza. Ma un giovane avvocato, Adam Hall, vuole a tutti i costi riaprire la causa e ottenere la sospensione della pena. Per quale ragione Adam ingaggia la sua disperata battaglia legale? Perché è contrario alla pena di morte? O perché deve liberarsi del peso di un segreto di famiglia?

RECENSIONE 


La prima metà del libro non mi ha entusiasmato, anzi l'ho trovata ripetitiva e noiosa. Tuttavia, la seconda parte mi ha stupito, emozionato e rattristato. 
La pena di morte è e rimane una triste realtà. Un romanzo unico nel suo genere, che fa riflettere su un tema importantissimo. Alla fine una lacrima mi è scesa.  

John Grisham 



(Immagine presa QUI )


John Grisham (Jonesboro, Arkansas, 1955) laureandosi in legge nel 1981, per nove anni è stato avvocato penalista ed è l'inventore del legal thriller. Ha ricoperto incarichi politici come membro della "Mississipi House of Representatives". È l'autore di numerosi romanzi: Il momento di uccidere, Il socio, Il Rapporto Pellican, Il Cliente, L'appello, L'uomo della pioggia, La Giuria, Il Partner, L'avvocato di strada, Il testamento, I Confratelli, La casa dipinta, La convocazione, Fuga dal Natale, il re dei torti, L'allenatore, L'ultimo giuramento e il Broker.  

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