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lunedì 28 marzo 2022

Delitto e Castigo di Fëdor Michajlovic Dostoevskij (Newton Compton)

 


Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Colpa, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di Delitto e castigo, romanzo “poliziesco” che trasforma il giallo di un delitto nel mistero insondabile dell’anima umana. Incentrato su un unico personaggio – l’omicida Raskòlnikov – e concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo tutti i problemi» dello spirito umano, il romanzo si popola di molteplici figure, ognuna delle quali possiede una propria autonomia e compiutezza. Sullo sfondo, una città fantasma, San Pietroburgo, teatro infernale di un’umanità disperata, simbolo di un mondo sul ciglio dell’abisso.

«In una giornata straordinariamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane, uscito dalla stanzetta che aveva in subaffitto nel vicolo di S., scese in strada e lentamente, con l’aspetto di una persona indecisa, s’avviò verso il ponte di K.»

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi de libro: “Delitto e Castigo” di Fëdor Michajlovic Dostoevskij, un capolavoro delle letteratura russa.

Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare.

Un classico intramontabile che ho letto tutto di un fiato. È un romanzo scorrevole e interessante. Il tema è profondo e intellettuale, lo sfondo psicologico e intuitivo rende la lettura ancora più intrigante.

Una capolavoro da leggere almeno una volta nella vita.


Fëdor M. Dostoevskij

Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di epilessia, malattia che lo tormentò per tutta la vita. Nel 1849 lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. Morì a San Pietroburgo nel 1881. È forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. La Newton Compton ha pubblicato L’adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L’idiota, Memorie dal sottosuolo, Le notti bianche – La mite – Il sogno di un uomo ridicolo anche in volumi singoli.

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