Lettori fissi

mercoledì 27 ottobre 2021

Luci d’inverno di Nora Roberts (Fanucci Editore)

 


Nate Burke, ex poliziotto di Baltimora, accetta il posto di capo della polizia di Lunacy – un paesino dell’Alaska che conta 506 abitanti – per fuggire alla crisi causata dal fresco divorzio e dal trauma della morte del suo compagno di lavoro, per la quale si sente in parte responsabile. I primi giorni nella cittadina scorrono tranquilli, a parte qualche piccolo problema di ordine pubblico e una relazione un po’movimentata con l’umorale Meg Galloway, bella e sfacciata. All’improvviso, però, in una grotta nascosta viene ritrovato il corpo del padre di Meg, scomparso sedici anni prima. Ha un’ascia ancora conficcata nel petto, e la notizia dell’omicidio scuote profondamente la piccola comunità, spingendo addirittura l’assassino a uccidere di nuovo. E mentre questa seconda morte viene archiviata come suicidio, Nate non ne è del tutto convinto e comincia così un’indagine sotterranea. Sarà per lui l’occasione di ritrovare se stesso e di scoprire che l’attrazione per Meg è più di una relazione fatta di sesso e notti passionali: questa donna così scontrosa e indipendente nasconde in realtà un segreto che potrebbe svelare l’assassino ma al tempo stesso potrebbe minare per sempre il rapporto con Burke. Un romanzo dalla trama densa, che cattura l’intimità di un piccolo paese e il suo vivere eccentrico, che esalta la poderosa e intrigante scrittura della regina del rosacrime.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro “Luci d’inverno” di Nora Roberts. Un romanzo che ho apprezzato particolarmente per la sua semplicità. L’autrice scrive benissimo e la traduzione è piuttosto soddisfacente.

Nate Burke, ex poliziotto di Baltimora, accetta il posto di capo della polizia di Lunacy (un piccolo paese dell’Alaska). I primi giorni nella cittadina scorrono tranquilli, a parte qualche piccolo problema di ordine pubblico e una relazione un po’movimentata con Meg Galloway, bella e sfacciata. All’improvviso, però, in una grotta nascosta viene ritrovato il corpo del padre di Meg, scomparso sedici anni prima.

Una storia ben strutturata, la trama carina e i personaggi sono ben impostati. Quello che ho più amato del libro è l’ambientazione: i paesaggi sono reali e stupendi.

Mi piace lo stile della Roberts in questo romanzo, riesce a rendere la storia avvincente e non banale o scontata. Un romanzo thriller con sfumature di amore e passione. Consiglio!

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