Lettori fissi

mercoledì 13 ottobre 2021

Le farfalle di Ebensee di Maria Pia Trevisan (La Memoria del Mondo)

 


Stefano Rovati è un professore di lettere, che ha vissuto per 15 mesi la tragica esperienza del campo di sterminio nazista di Ebensee. Nonostante le sofferenze patite, l’uomo riesce a vivere con la moglie Lisa e con suo figlio Davide una vita affettiva che lo riconcilia con il mondo e con gli uomini. Testimoniando alle nuove generazioni la sua esperienza di “deportato sopravvissuto” con lo scopo di promuovere la cultura della pace, recupera anche la sua dignità di persona. Sullo sfondo resta però latente un profondo senso di colpa e la nostalgia per le persone care perdute durante la guerra. Tra queste c’è Rosalena, la sua ragazza, arrestata insieme a lui in quel lontano fine di dicembre del 1943 e di cui non si conosce il destino neppure a cinquant’anni di distanza dalla fine della guerra. Dall’incontro con Leonore Gabel, figlia di un ex Ufficiale della Wermacht, avvenuto durante un “Viaggio della memoria”, nasce l’esigenza di una ricerca interiore che lo porterà a rivedere il senso che aveva dato alla sua esistenza e a prendere con coraggio la decisione più importante della sua vita…

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro “Le farfalle di Ebensee” di Maria Pia Trevisan. Una breve storia, scorrevole e piacevole.

Stefano Rovati è un professore che ha vissuto per 15 mesi la tragica esperienza del campo di sterminio nazista di Ebensee. L’uomo sopravvissuto, riesce a ricostruirsi una vita, però in lui resta il senso di colpa e la nostalgia per le persone care perdute. Tra queste c’è Rosalena, di cui non si conosce il destino neppure a cinquant’anni di distanza dalla fine della guerra.

Un libro commovente e originale. Peccato che la storia sia terminata senza un vero e proprio finale. L’autrice avrebbe potuto approfondire maggiormente.

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