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lunedì 10 gennaio 2022

La città della gioia di Dominique Lapierre (Mondadori)

 


Deluso e amareggiato sotto il profilo professionale, un giovane medico statunitense lascia il suo paese e va in India, alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso dell’esistenza, intraprendendo un lungo viaggio dalla ricca America alle bidonville di Calcutta. La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale gli uomini cercano di sopravvivere tra topi e scarafaggi, nella più assoluta mancanza di mezzi. Ma proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della “Città della gioia”, in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà a ritrovare la forza di riscattarsi. Un romanzo sconvolgente, una straordinaria lezione di coraggio.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro “La città della gioia” di Dominique Lapierre, uno dei miei romanzi preferiti.

Deluso e amareggiato un giovane medico statunitense lascia il suo paese e parte per l’ India, alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso dell’esistenza. La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e proprio inferno di miseria e degradazione, il medico trova un mondo caotico e disperato in cui gli uomini cercano di sopravvivere tra topi e scarafaggi, nella più assoluta mancanza di mezzi e possibilità.

La Città della Gioia è una storia struggente e commovente. È stata scritta nel 1985, malgrado ciò rimane alquanto attuale: la povertà estrema delle bidonville non è cambiata negli anni. Gravi flagelli continuano a tormentare il popolo indiano, la mancanza di ogni bene materiale e le gravi malattie sono all’ordine del giorno. Tuttavia, questo popolo ricco di tradizioni, fede ed amore continua a sopravvivere nelle intemperie, mostrando una forza d’animo e fratellanza, sconosciuto alla nostra società.

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